Museo

La storia

Nato su iniziativa di Diego Peduzzi nel 1966, ha sede stabile in Casa Stanga dal 1972.

La sede

Situato sul vecchio tracciato della Via Francigena, immediatamente a sud dei due ponti che attraversano il fiume Ticino, il Museo di Leventina è ospitato nel cinquecentesco complesso di Casa Stanga: un prestigioso gruppo di edifici di grande interesse storico-artistico. Casa Stanga svolse per secoli la funzione di abitazione e di locanda. L’importanza del complesso architettonico è attestata dalle facciate affrescate nel 1588-89 da Giovanni Battista Tarilli e Domenico Caresana con la raffigurazione degli stemmi famigliari di viaggiatori illustri provenienti da tutta Europa che vi alloggiarono. Sia la collezione del Museo di Leventina che Casa Stanga sono iscritte nell’Inventario svizzero dei beni culturali d’importanza nazionale e regionale e nell’Inventario dei beni culturali d’importanza cantonale.

La rete dei musei

Dal 1991 il Museo di Leventina è parte della rete degli undici musei etnografici regionali riconosciuti dal Cantone Ticino sulla base della Legge sui musei etnografici regionali del 18 giugno 1990. Questi musei non costituiscono delle unità distaccate una dall'altra, ma concorrono, nel pieno rispetto delle singole peculiarità, alla realizzazione del progetto comune di salvaguardia e valorizzazione delle testimonianze etnografiche del territorio ticinese.
La rete dei musei etnografici è coordinata dal Centro di dialettologia e di etnografia cantonale (link CDE) che è preposto anche al sostegno e alla vigilanza sulle loro attività. Nell’ambito del contratto di prestazione quadriennale tra musei e Cantone, il CDE definisce il contributo finanziario erogato ai singoli e offre loro consulenza scientifica e assistenza tecnica, mettendo a disposizione personale, una biblioteca settoriale, uno studio fotografico e un laboratorio di restauro.