LET IT SNOW! – Scivolare per dovere…

Nelle località alpine, l’essere umano ha da sempre dovuto
adattarsi alle condizioni di un clima rigido. Nei secoli, le popolazioni hanno saputo trasformare le condizioni sfavorevoli dell’inverno, sfruttandole a proprio favore e imparando a riconoscere e gestire i pericoli.
Muoversi sulla neve e scivolare sul ghiaccio potevano offrire dei vantaggi per gli spostamenti di persone e di grossi e pesanti carichi. Le slitte permettevano il trasporto di fieno e legname; le benne facilitavano lo spostamento del letame; le sovende ghiacciate fungevano da scivoli per far
scendere a valle i grossi tronchi d’albero tagliati nei boschi.
Bisognava però superare le difficoltà ed evitare gli incidenti, che erano sempre in agguato. Tra le sciagure più gravi si ricorda quella dell’8 dicembre 1894, in cui sei contadini perirono attraversando il lago Ritom, non solidamente ghiacciato. La tragedia è ricordata nell’Ava Giuana, la poesia di Alina Borioli (1887-1965).

Racchette da neve e ramponi

1, 2 Racchette da neve Dette anche ciaspole, le racchette da neve erano diffuse in tutto l’arco alpino. Concepite per poter camminare senza sprofondare sulla neve fresca. Inizialmente utilizzate dai contadini per spostarsi ad esempio tra la stalla e il fienile durante l’inverno. 2 Collezione etnografica dello Stato, Bellinzona

La nascita degli sport invernali è strettamente correlata all’apertura invernale dei sanatori nei Grigioni. I primi ospiti erano prevalentemente inglesi e fecero conoscere nuove attività sportive come il pattinaggio, il curling e il bob. A partire dal 1890 lo sci e le racchette da neve. Quest’ultime permettevano di fare delle escursioni in alta montagna anche d’inverno.

3, 4, 5, 6 Ramponi chiodati da ghiaccio Secondo Tertulliano (ca. 150 d.C. – 230 d.C) i ramponi furono inventati da spie per muoversi sui terreni difficoltosi. Nel XVI secolo, Josias Simler descrive dei ferri che venivano fissati sotto le scarpe. Già nel 1588 falegnami, cacciatori e cercatori di minerali facevano uso di ramponi a quattro punte. Nella prima metà dell’800, i ramponi si diffusero grazie all’alpinismo e andarono vieppiù perfezionandosi fino ai giorni nostri. L’inglese Oscar Eckenstein perfezionò la presa dei ramponi grazie a delle dentellature frontali permettendo così una camminata sul ghiaccio con un’inclinazione fino a 35 gradi. I ramponi esposti sono più semplici e venivano usati invece sui pendii per svolgere lavori durante tutto l’anno.