LET IT SNOW! – … scivolare per piacere

Nel corso dell’´800 la Svizzera diventa una delle destinazioni predilette dai viaggiatori inglesi, spinti a spostarsi dallo spirito di avventura e dagli ideali romantici. Nasce il turismo dei laghi e delle montagne. Scivolare sulla neve e sul ghiaccio assume una nuova dimensione, diventando un’attività ludica e aggregativa, soprattutto per una élite borghese cittadina.
Nascono ad inizio ‘900 le discipline alpine che in Leventina si sviluppano anche grazie alla ferrovia del Gottardo.
Con la costruzione dei primi impianti di risalita viene dato un ulteriore
slancio a questi sport.
Da allora fino ai giorni nostri, le popolazioni alpine sono state impregnate dal fenomeno dello sport invernale tanto da costituirne un fattore identitario.

1 Attrezzo per piegare gli sci Utilizzato negli anni ’50 dal falegname di Fiesso Arnoldo Giamboni per piegare le punte degli sci in legno. Collezione privata

Curiosità: Gli sci più antichi ritrovati provengono dall'Inghilterra e risalgono a 8’000 anni fa. Inoltre si hanno testimonianze secolari della pratica dello sci in Cina, Siberia, Slovenia e Scandinavia. La Norvegia fu però il luogo in cui lo sci venne trasformato in uno sport attorno agli inizi del ‘900. È qui che nel 1843 si tenne la prima gara di sci (su e giù per le colline), mentre nel 1862 la prima gara di salto con gli sci.

Due donne agli albori dello sci in Leventina, Albinengo, 1910

Skijöring, Stalvedro, periodo tra le due Guerre mondiali

Sci e e bastoni di epoche diverse

2-9 Sci e bastoni di varie epoche (1900-2018) Inizialmente si usava un unico tipo di sci in legno con attacchi molto semplici che permetteva sia la risalita sulla neve sia la discesa. La distinzione tra sci alpino e sci nordico (o sci di fondo) è avvenuta solo verso gli anni ‘20. Lo sci alpino si è evoluto adattando sci e attacchi per essere funzionali alla discesa.

2 Sci in legno con punta riparata, bastone e pelli di foca A inizio ‘900 gli attacchi erano ancora molto semplici. L’incisione sul tacco permetteva di agganciare lo scarpone allo sci. Fino alla fine dell’´800 e agli albori dello sci, come attività ricreativa, si utilizzava un unico bastone per aiutarsi nelle curve e nelle discese. Le pelli di foca furono affinate attorno agli anni ’20 ma il loro uso non si diffuse subito. La risalita con gli sci ai piedi fu resa inizialmente più semplice grazie all'introduzione della cera antiscivolo chiamata anche col nome norvegese klister.

Approfondimento Telemark: Nei primi anni del secolo scorso, quando lo sci iniziò ad attrarre frotte di turisti nelle Alpi svizzere, gli sciatori norvegesi che si presentavano alle competizioni erano le vere star. Con la loro tecnica del Telemark e le curve parallele, oltre ad essere veloci erano molto eleganti. Il nome Telemark deriva da una regione montagnosa norvegese da cui provenivano i primi sciatori che eseguivano delle curve con una tecnica particolare. I norvegesi inventarono anche la curva parallela che venne conosciuta con il nome della captale norvegese Christiania, l’odierna Oslo.

3 Sci in legno con attacco Kandahar e bastoni da sci in nocciolo L’attacco di tipo Kandahar viene sviluppato dai fratelli Guido e Henry Reuge a partire dal 1927. L’attacco Kandahar era particolarmente adatto per la pratica di diverse discipline, dalla discesa, al salto fino allo sci di fondo. Per questo motivo è divenuto molto popolare e nel corso degli anni il suo successo ha spinto altri produttori a copiarne il modello.

4 Sci in legno con lamine e bastoni da sci in nocciolo Nel 1920 vennero introdotte le lamine (o kanten) ai lati degli sci che fino ad allora erano due semplici assi di legno. Le lamine permisero una maggior presa degli spigoli anche sulla neve ghiacciata e facilitarono l’apprendimento. Gli sci esposti furono utilizzati per una delle gare che si svolgevano nella regione di Cadagno-Piora all’inizio del ‘900. Sempre in questa zona, nel 1936 vennero organizzati i primi corsi di sci della Scuola Svizzera di Sci di Lugano. Collezione privata

5 Sci in legno e bastoni in bambù Costruito e venduto dal falegname di Fiesso Arnoldo Giamboni negli anni ’50. Collezione privata

6 Sci militari e bastoni in ferro, anni ’30-‘50 Nel periodo precedente la Prima guerra mondiale, l’esercito svizzero si dota di truppe di montagna. L’introduzione dello sci nelle attività di istruzione militare aiuta a diffondere questo sport tra la popolazione maschile. Sia l’alpinismo che lo sci entrano così a far parte dei soggetti preferiti dell’immagine della Svizzera. Bastoni: Collezione etnografica dello Stato

7 Sci Streule in fibra di vetro e bastoni in alluminio Nel 1958 Gaston Haldemann patentò i primi sci in fibra di vetro. Il modello Jaguar della Streule qui esposto è del 1962 ed ebbe grande successo. Nel 1959 Ed Scott introdusse bastoni più leggeri in alluminio.

8 Sci Blizzard Firebird Il primo modello di questo sci è stato messo sul mercato a partire dal 1973. L’attacco Marker M4 poteva essere utilizzato anche per lo sci escursionismo.

9 Sci Wakewind Giant Sci carving di produzione locale, ispirati e ideati sulla base del modulor di Le Corbusier da Aris e Luca Pedimina e venduti a partire dal 2013. Collezione privata

Approfondimento Carving L’evoluzione dei materiali caratterizza la storia dello sci. In più di cent’anni si è passati dai lunghi sci in legno di oltre due metri a sci compatti costruiti assemblando a sandwich materiali compositi diversi. Grazie alla forma carvata dello sci, lo sciatore può oggi eseguire con maggiore facilità curve anche molto strette. Anche la lunghezza degli sci concorre a rendere le virate più semplici. La nuova generazione di sci, conosciuti come carving, furono ideati già negli anni ’60. Il primo a brevettarli fu Zvone Debeljak nel 1960 in Jugoslavia. Un altro pioniere dello sci carving è l’austriaco Reinhard Fischer che ha dato un contributo decisivo al loro sviluppo e alla loro diffusione. La leggenda dice che Fischer abbia segato in due uno snowboard per creare uno sci carving primordiale. Dopo aver tentato invano presso le industrie di diffondere il suo modello di carving, vendette i suoi brevetti per poco più di un migliaio di franchi.

10-12 Sci di fondo
Lo sci di fondo è nato presso i popoli nordici e asiatici come mezzo di
locomozione. Le primordiali racchette da neve in corteccia vennero
man mano sostituite con degli sci in legno. Si pensa che inizialmente
si utilizzasse uno sci più lungo per scivolare e uno più corto ricoperto
di pelle di renna per spingere e frenare.
Con la prima gara ufficiale disputata nel 1843 in Norvegia, lo sci di
fondo divenne una vera e propria disciplina sportiva. Sul finire dell'‘800
questa disciplina arriva anche in Europa.
Dagli anni ’70 in poi si iniziano a studiare gli aspetti tecnici che indussero
notevoli miglioramenti nel materiale, nella tecnica e nella preparazione
fisica. A metà degli anni ’80 nacque la tecnica dello skating.

10 Sci di fondo e bastoni in bambù Sci utilizzati per lo stile classico, anni ’60. Collezione privata

11 Sci di fondo Sci utilizzati per lo stile classico, anni ’80.

12 Sci di fondo e bastoni per lo stile skating Utilizzati tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90. Collezione privata

13 Snowboard Burton Cruise 195, 1988-89 Uno tra i primi snowboard utilizzati in Ticino. Collezione privata

14-18 Scarponi da sci e da sci di fondo
I primi sciatori indossavano semplici scarponi in cuoio. Con l’evoluzione
degli attacchi anche gli scarponi furono adeguati. Un grande
cambiamento avvenne con l’introduzione degli scarponi in plastica
che bloccavano in modo efficace la gamba inferiore permettendo
maggiore stabilità allo sciatore.

14 Scarponi da sci in cuoio, anni ’20-‘30

15 Scarponi da sci in cuoio, anni ‘50

16 Scarpone Red hot della ditta Reichle Tra i primi scarponi in plastica, 1970. Collezione privata

17 Scarponi in cuoio per lo sci di fondo, anni ‘60

18 Scarponi in cuoio per lo sci di fondo, anni '80